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Edizione 2022

Vai all'Edizione 2023

III edizione

ottobre – novembre 2022

Mettere il corpo dove questo è stato sottratto. Tornare ai luoghi, tessere relazioni tra persone, prendersi cura dell’ecosistema, conoscere realtà e persone che in quei luoghi resistono e insistono ogni giorno. Tutto questo grazie alle arti performative: la danza, la musica, il teatro.
La terza edizione di Prima Onda Fest vuole spostare l’attenzione dal centro alla periferia, sulla Costa Sud di Palermo, dove dal 26 ottobre al 6 novembre una fittissima trama di attività culturali sarà intessuta tra i luoghi delle associazioni presenti, dei presidi culturali e sociali, dentro le sedi istituzionali, tra le realtà imprenditoriali vive e propositive, ma anche dentro l’acqua di quel mare negato di Palermo.

Un Festival che grazie alle arti fa da connettore tra il centro e la periferia, che prende per mano e accompagna alla scoperta di un territorio per molti inesplorato, dentro la foce del fiume Oreto, sul lungo mare di Romagnolo, all’Ecomuseo del Mare, da Padre Messina, alla Casa della Cooperazione del CISS, allo Stand Florio, dentro la sede del Centro Padre Nostro di Don Pino Puglisi, dentro Palazzo Mirto e all’Ex Noviziato dei Crociferi.
Più di trenta spettacoli di altrettante compagnie locali, nazionali e internazionali, verranno messi in scena e declinati in sperimentazioni performative, molte delle quali nate specificatamente per entrare in connessione con questa periferia, uguale a tante altre periferie e allo stesso tempo unica. Tredici giorni tra spazi e luoghi necessari quanto inascoltati che grazie alla presenza dei corpi saranno al centro.

Performance

Collettivo FrazioniResidue

Le frequenze della memoria

Cavallerizza Palazzo Mirto

26 e 27 ottobre
ore 18.30

La capacità di mantenere in memoria le informazioni dipende dalla velocità di alcune particolari onde cerebrali, ognuna caratterizzata da una differente frequenza. Credendo fortemente nell’importanza dell’eredità dei luoghi, il progetto Le frequenze della memoria è un attraversamento da percorrere insieme a coloro che li hanno vissuti. L’installazione finale è infatti il risultato di una ricerca sul campo attraverso interviste e fotografie agli abitanti over70 del quartiere Brancaccio, costa sud-est di Palermo. Un viaggio in cui la fisionomia dei volti, la qualità degli sguardi, la poesia della memoria, dialogano con l’acqua, elemento primordiale e presente nella città e nel quartiere.

La memoria sta già svanendo, è necessario lasciarne traccia.

FrazioniResidue è un gruppo di ricerca, nato nel 2017 e composto da Dario Muratore, Giovanni Magaglio, Simona Sciarabba e Fulvia Bernacca. Si muove tra Firenze, Roma e la Sicilia e da più di un anno sta conducendo un’indagine sulla memoria dei luoghi.

CREDITI
Un progetto di FrazioniResidue
Produzione Genía LabArt
Coproduzione Associazione Babel
In collaborazione con Centro Padre Nostro Pino Puglisi

Acquista il biglietto - €4.00
Fanny & Alexander

L'amica geniale a fumetti

Ecomuseo Mare Memoria Viva

26 ottobre
ore 20.15

Chiara Lagani porta in scena i testi di Elena Ferrante nella riduzione che ne ha fatto per il fumetto composto assieme a Mara Cerri. Alle sue spalle, i disegni del libro, per dar corpo e volto ai momenti evocati dalle parole del racconto.
La storia dell’amicizia tra due donne seguendo passo dopo passo la loro crescita individuale, il
modo di influenzarsi reciprocamente, i sentimenti, le condizioni di distanza e prossimità che nutrono nei decenni il loro rapporto. Sullo sfondo, una città/mondo dilaniata dalle contraddizioni del passato, del presente e di un futuro dai confini feroci che faticano ancora a delinearsi con nettezza.

In seguito allo spettacolo ci sarà una conversazione con Chiara Lagani, Mara Cerri, Genìa Laboratorio Artisti Palermo ed Eleonora Lombardo.

Fanny & Alexander è una bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi de Angelis e Chiara Lagani che dalla contaminazione culturale di diversi linguaggi, come teatro, arti visive, letteratura, musica, crea spettacoli, live-performance, opere liriche e installazioni intessendo reti interdisciplinari e innescando interazioni di forme e contenuti classici con la sperimentazione e le nuove tecnologie.

CREDITI
Dalla graphic novel di Mara Cerri e Chiara Lagani (Coconino/Fandango) sull’Amica geniale di Elena Ferrante (Edizioni E/O)

di e con Chiara Lagani
Regia, video, musiche Luigi De Angelis
disegni Mara Cerri
cura del suono e supervisione tecnica Vincenzo Scorza
Organizzazione Maria Donnoli, Marco Molduzzi
comunicazione e promozione Maria Donnoli
una produzione E / Fanny & Alexander

Acquista il biglietto - €8.00
Claudia Castellucci / Socìetas

Esercitazioni Ritmiche Palermo. Il trattamento delle onde

partenza da Ecomuseo Mare Memoria Viva

27 ottobre
ore 17.00

Il ritmo è stato il principale asse di insegnamento per Claudia Castellucci e ha caratterizzato il suo lavoro di artista: con le Scuole da lei create e con l’invenzione di modelli ritmici, riferibili al movimento fisico e alla riflessione teoretica. Le Esercitazioni Ritmiche riproducono, in poco tempo, il modo di studiare e di sperimentare di queste Scuole, prendono il nome della città in cui si insediano e si concludono con una danza.

Le Esercitazioni Ritmiche di Palermo propongono uno studio che terminerà con la danza Il trattamento delle onde, basato sul suono delle campane. L’ascolto di questi antichi oggetti sonori rivela la parte negativa del suono; la loro eco si prolunga nel tempo e incontra, durante la sua dispersione, nuovi rintocchi. La sequenza dei battimenti che continuano a galleggiare nell’aria genera coincidenze aleatorie e ritmi, differenti e compresenti. La consistenza spettrale del suono fonda una capacità di ascolto che stringe insieme la presenza e la memoria (una presenza che non passa). I ‘trattamenti’, cui il titolo della danza fa riferimento, sono i colpi, i movimenti e le sospensioni che si effettuano con un bastoncello di nocciolo.

Claudia Castellucci ha caratterizzato il suo lavoro di artista sul ritmo: con le Scuole da lei create – o di lungo corso, nella sua città, Cesena, o di breve durata, in altre città – e con l’invenzione di modelli ritmici, riferibili al movimento fisico e alla riflessione teoretica.

CREDITI
Direzione e Coreografia di Claudia Castellucci
Musica Stefano Bartolini
Insegnamento coreutico Sissj Bassani
Organizzazione Camilla Rizzi

Evento gratuito
Marie Lelardoux / Compagnia èmile saar

Intérieur table (Sur le jour fugace)

Ecomuseo Mare Memoria Viva

27 ottobre
ore 21.00

“Qualsiasi somiglianza con persone, situazioni o eventi non può essere pura coincidenza”

Intérieur table (Sur le jour fugace) ispirandosi a scene di film è uno spettacolo teatrale che tratta, senza alcuna cronologia, il momento universale del pasto in famiglia, tra i silenzi tra sconosciuti così vicini, rappresenta ciò che sfugge in questi tempi familiari attorno al tavolo (ciò che non vediamo, ciò che non viene detto, ciò che indovina, tutto ciò che struttura l’individuo e ogni ora della vita).
Lo spettacolo si costruisce come una serie di rituali, un insieme di frammenti di vita quotidiana, legati dalla presenza permanente dei tre attori, attraversati e abitati da queste figure cinematografiche, appartenenti alla memoria collettiva. In questo susseguirsi di situazioni, la mostra invita a vedere come attraverso una finestra: “In questo buco nero o luminoso vive la vita, sogna la vita, soffre la vita”.

Marie Lelardoux, dopo gli studi universitari in teatro e studi letterari, si focalizza sul desiderio di “comporre” spettacoli, in un lavoro di scrittura e montaggio, ritmico e sensibile.
Crea nel 2003 a Marsiglia la Compagnia émile saar, dove svolge il suo lavoro di regia, le sue produzioni teatrali e radiofoniche, guidate da una riflessione sull’assurdità dell’esistenza e dalla ricerca di un morbido silenzio illuminante.
Oltre alle sue creazioni, partecipa, come interprete a laboratori di teatro-danza, si allena regolarmente in suono, archivi sonori, radio e voce fuori campo, assiste altri nelle loro creazioni e spesso si reca a Palermo (Sicilia) per spostarsi dalla sua lingua materna e mettere in discussione l’articolazione: pensiero/parola.

CREDITI
Regista: Marie Lelardoux
Luci: Béatrice Kordon
Suono: Antoine Perrin

Acquista il biglietto - €8.00
Opera Bianco

Jump!

Ecomuseo Mare Memoria Viva

28 ottobre
ore 21.00

JUMP! affronta il problema del ritmo dell’uomo in dialogo con il ritmo del mondo. La danza è la risposta a una domanda implicita: come continuare a camminare nonostante tutto stia crollando? Il clown è la della condizione umana: Buster Keaton modifica continuamente il suo corpo e le leggi fisiche che lo riguardano in funzione di una marcia ostinata. Egli sfrutta i disastri per nutrire il ritmo delle sue gag. Pura danza in armonia con il movimento del mondo.
Lo spettacolo si svolge in uno spazio vuoto con una coppia di performer che lavora su azioni fisiche comiche, slapstick e gag. Su questo tessuto ritmico, due danzatori cercano l’essenza geometrica di un movimento “sgraziato”. La differenza dei linguaggi nello stesso spazio crea un dialogo ritmico, come musicisti con strumenti diversi per una stessa sinfonia. Un contrappunto continuo tra azioni concrete e movimenti astratti. Caduta, salto, sospensione.

Opera Bianco è un progetto di ricerca artistica di Vincenzo Schino, regista e artista visivo e Marta Bichisao, danzatrice e coreografa, l’evoluzione del gruppo Opera che dal 2005 al 2016 ha presentato lavori nei principali festival della scena contemporanea. Per natura legato a una continua ricerca, il gruppo si riconfigura costantemente attraverso collaborazioni e scambi. La molteplicità di linguaggi di cui si nutre crea esperienze performative immersive, in cui la sfida alla forma tradizionale di fruizione offre al pubblico posture, visioni e punti di vista alternativi.

CREDITI
concept, coreografia e regia: Marta Bichisao, Vincenzo Schino
performer: Samuel Nicola Fuscá. C.L. Grugher, Luca Piomponi, Simone Scibilia
suono: Dario Salvagnini
produzione: Pindoc, Opera Bianco
coproduzione: Fondazione Royaumont

Progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, in collaborazione con la Direzione Generale Spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, nell’ambito del progetto “Vivere all’italiana sul palcoscenico”.

Acquista il biglietto - €6.00
Teatro dei Venti

La Misura Umana

Ecomuseo Mare Memoria Viva

29 ottobre
ore 12.00

Studio per una produzione futura di teatro per gli spazi urbani

Il Teatro dei Venti con una serie di cantieri creativi, che comprendono seminari con artisti e comunità differenti, intende approfondire la propria ricerca per la creazione della nuova produzione di teatro negli spazi urbani, con debutto previsto nel 2025, per il ventennale della compagnia.
La loro ricerca vede un gruppo di persone come una sorta di divinità meccanica e la porta in trionfo. Una macchina che dovrà vivere di vita propria e che rappresenta la soluzione a tutti i problemi della comunità. Il miracolo accade, ma non dura a lungo: la comunità si smarrisce, dispera.
Lo studio intrapreso con La Misura Umana è il desiderio e il tentativo di dare risposta attraverso l’arte e il teatro ad alcune domande che riguardano il nostro vivere, le comunità e gli individui che le compongono. Se far parte di una comunità determina senso di appartenenza e volontà comune, le sfide e le pressioni a cui siamo sottoposti rendono questi elementi complessi e fragili. La visionarietà del teatro, le sue possibilità di anticipare il sociale attraverso l’intuizione, sono campo fertile per ragionare sulle concrete occasioni di trasformazione e alleanza tra persone, in cerca di proposte collettive.

Il Teatro dei Venti è una compagnia teatrale attiva in Italia e all’estero, nella creazione di spettacoli e nella realizzazione di progetti che accostano creatività e comunità in funzione di una efficace coesione sociale.

CREDITI
Regia: Stefano Tè.
Drammaturgia: Vittorio Continelli, Azzurra D’Agostino e Stefano Tè.
Con gli attori del Teatro dei Venti e i partecipanti al Seminario di creazione all’interno di Prima Onda Fest
Una produzione Teatro dei Venti con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna.
Fotografia: Chiara Ferrin – Gombola

Acquista il biglietto - €4.00
Sofia Nappi/KOMOCO

Wabi Sabi

Ecomuseo Mare Memoria Viva

29 ottobre
ore 19.30

Lo spettacolo di danza di Sofia Nappi dal titolo Wabi-Sabi, titolo che deriva dal giapponese, offre una visione del mondo incentrata sull’accettazione della transitorietà delle cose e sulla ricerca della bellezza nell’imperfetto, effimero e incompleto delle nostre vite. Wabi-Sabi esplora il nostro viaggio di vita come individui, perlopiù in costante insoddisfazione e in diversi stadi di tormento, e propone una riflessione sulla nostra esistenza. L’accettazione dell’essenza della nostra natura e della bellezza che si può trovare nell’imperfezione, porta crescita, rinnovamento e gioia.

Sofia Nappi è una danzatrice, coreografa a livello internazionale ma anche direttrice artistica e co-fondatrice del suo progetto KOMOCO.

CREDITI
coreografia: Sofia Nappi
danzatori: Sofia Nappi, Adriano Popolo Rubbio, Paolo Piancastelli
costumi: Sofia Nappi
disegno luci: Alessandro Caso
produzione: Sosta Palmizi con Sofia Nappi
con il sostegno di New Master Ballet con il comune di Sestri Levante, KOMMTANZ/Passo Nord
residenze Compagnia Abbondanza/Bertoni in collaborazione con il Comune di Rovereto
premiMenzione Speciale per il Premio Theodor Rawyler 2020

Acquista il biglietto - €3.00
Alessio Distefano / CZD2 giovane Compagnia Zappalà Danza

Light Touch

Ecomuseo Mare Memoria Viva

29 ottobre
ore 20.00

Light touch è uno spettacolo di danza, portato in scena da Alessio Distefano che ci racconta come
annullarsi e assorbire le influenze esterne porta a ridurre ad un minuscolo spazio vitale quella speciale luce che dimora dentro ognuno di noi.
Le paure, quelle che ci portano a vivere e ad esplorare i nostri lati più oscuri anche se causano grande sofferenza diventano necessarie per riscoprirci, per far tornare in noi quella speciale luce di cui siamo sempre stati in possesso fin dalla nostra nascita, luce che eleva alla saggezza e che porta al perdono e alla gratitudine.

CZD2 è la giovane Compagnia Zappalà Danza, prodotta da Scenario Pubblico/ Centro di Rilevante Interesse Nazionale e composta da danzatori scelti al termine del percorso MoDem PRO e in possesso di ottime qualità tecniche oltre che di sensibilità e vigore, fonti indispensabili nelle nuove dinamiche e metodologie creative. Uno strumento creativo valido per la nuova generazione di coreografi.

Alessio Di Stefano è un danzatore siciliano che ha studiato a lungo in Italia, vincendo diversi premi importanti, che gli hanno permesso di lavorare e di iniziare il suo percorso coreografico, anche all’estero. Vanta collaborazioni con teatri, programmi tv e altro, ma è anche docente ospite per workshop coreografici in tutta Italia. Direttore e fondatore del primo “Spazio di Land” Catania e Vicedirettore dell’Accademia Vincenzo Bellini di Catania che dirige insieme a Lusymay Di Stefano.

CREDITI
concept e coreografia: Alessio Distefano
danzatori: Rebecca Bendinelli, Andrea Rachele Bruno, Laura Finocchiaro, Paola Fontana, Paola Tosto, Alessandra Verona, Giulia Berretta
Assistenti alla coreografia: Lusymay Di Stefano / Fernando Roldan Ferrer
Costumi: Giada Russo

una produzione Scenario Pubblico Centro di Rilevante Interesse Nazionale
con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e di Regione Siciliana Ass.to del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo

Acquista il biglietto - €3.00
SIO - Sicilian Improvisers Orchestra

OMNILELIOMATIC

Fondazione “Casa Lavoro e Preghiera” di Padre Messina

30 ottobre
ore 12.00

Sicilian Improvisers Orchestra è il più importante ensemble siciliano di rilievo internazionale attivo sulla scena musicale. L’organico, composto da musicisti provenienti da diversi ambiti, si costituisce per eseguire musiche del nostro tempo, non facendo distinzione tra generi.
Una visione priva di limiti e schemi, che coniuga musica, cultura e società: non a caso la SIO ha affrontato i linguaggi più vari, spaziando dalle avanguardie storiche di matrice eurocolta, al minimalismo, al free jazz, alle varie forme dell’improvvisazione idiomatica e svolgendo una serie di residenze creative per l’esecuzione di nuove opere non soltanto legate a forme tradizionali di scrittura musicale.

CREDITI
Thollem McDonas: direzione e sintetizzatore
Benedetto Basile: flauto in do, flauto in sol, ottavino.
Marcello Cinà: sax alto e sax soprano.
Dario Compagna: clarinetto, clarinetto basso.
Eva Geraci: flauto in do, flauto basso.
Giuseppe Greco: chitarra acustica.
Alessandro Librio violino, viola.
Giuseppe Guarrella: contrabbasso.
Gandolfo Pagano: chitarra preparata.
Domenico Sabella: batteria e percussioni.
Giuseppe Viola: clarinetto, sax soprano.
Alessandra Pipitone : pianoforte.

Acquista il biglietto - €6.00
Simona Bucci

Nik

Cubo Sant'Erasmo

30 ottobre
ore 18.00

Il progetto nasce da un profondo sentimento di gratitudine e ammirazione verso uno dei grandi maestri della danza del ‘900, Alwin Nikolais, innovatore del concetto di danza, che vede nell’analisi del movimento i fondamenti della sua ricerca per lo sviluppo di un processo artistico consapevole, unico e originale, non codificato e predefinito in schemi e stili. La sua definizione della danza è ancora oggi uno strumento prezioso per fornire ai danzatori la consapevolezza del gesto in rapporto alle leggi universali nella sua connotazione funzionale e creativa.
L’evento, condotto da Simona Bucci, si articolerà attraverso interventi di danza, parole e proiezioni di video inediti che seguono la metodologia del maestro Nikolais e vedrà l’intervento dei danzatori partecipanti alla masterclass.

Simona Bucci è una danzatrice, coordinatrice e docente, ma la sua attività è famosa per essere direttore artistico della Compagnia Simona Bucci, che fa da portavoce internazionale del processo pedagogico della Tecnica Nikolais-Louis.

CREDITI
lecture demonstration su Alwin Nikolais condotta da Simona Bucci
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dip. dello Spettacolo, Regione Toscana

Acquista il biglietto - €6.00
Emiliano Brioschi

Life

Ecomuseo Mare Memoria Viva

30 ottobre
ore 21.00

Ulrike Meinhof è tra i fondatori della RAF – Rote Armee Fraktion – gruppo terroristico responsabile dei più eclatanti attacchi allo stato tedesco. Roberto Peci viene sequestrato, imprigionato e condannato a morte dalle Brigate Rosse. La sua condanna a morte è la prima, in Italia, a essere ripresa da una videocamera. Due figure travolte dal fondamentalismo di un ideale. Da imporre, quello della Meinhof, che la porta a muovere una guerra contro lo stato. Da subire, quello di Peci, dove si mette in atto un processo del popolo in nome del popolo eseguito da esponenti delle BR.
Life vuole raccontarci gli ultimi istanti della loro vita, e provare attraverso la struttura idealizzata di una condizione costrittiva, a proporre le domande che muovono tutto il progetto: quando il fondamentalismo di un ideale prende il sopravvento sulla vita delle persone? E quali sono le conseguenze, per se stessi, e per ciò che gli sta attorno.

Emiliano Brioschi si diploma alla Scuola di Teatro Arsenale di Milano. Recita in circa quaranta spettacoli nei maggiori teatri italiani e in numerosi teatri europei. Nel 2018 debutta alla regia con la trilogia sulla paternità XY in collaborazione con ERT. Cinzia Spanò si diploma all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Lavora tra gli altri con A. Latella, Massimo Castri, Damiano Michieletto, Ferdinando Bruni. Ha vinto il Premio Imola, il Premio Hystrio, il Premio Anteprima, finalista ai Premi Ubu.

CREDITI
di Emiliano Brioschi
con Emiliano Brioschi, Cinzia Spanò
disegno luci: Claudine Castay
audio e video: Elvio Longato
tutor area tecnica: Giancarlo Shilter
tecnica: Claudia Borgia
organizzazione: Marta Ceresoli
in collaborazione con a.ARTISTIASSOCIATI/TEATRO DI GORIZIA – ARTEFICI Residenze Creative FRIULI VENEZIA GIULIA

Finalista premio Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti” – Teatro India Roma 2019
Menzione Speciale Giuria Popolare
Vincitore di Artefici Residenze Creative – Gorizia FVG 2019

Acquista il biglietto - €6.00
Teatringestazione

Not Found

Lavatoio | Centro Padre Nostro

31 ottobre / 04 novembre
ore 17.00

apertura laboratorio

Not Found è un dispositivo d’indagine, nato da un progetto di ricerca su La Società dello Spettacolo (Debord, 1967), divenuto poi uno spazio dove scoprire e praticare una corporeità al confine tra dimensione tangibile e intangibile.
Aperto a chiunque conduca una ricerca sulla presenza scenica, il workshop di Teatringestazione invita i partecipanti ad abitare il dispositivo, a condividerne le pratiche di indagine, creazione e composizione, attraversa tutti i temi generati dal dispositivo: azione, rappresentazione e autorappresentazione, spazio reale e virtuale, dimensioni multiple della presenza, corporeità e figurazione, immagine-tempo e immagine-movimento, identità e alterità, tragico e ridicolo, dispositivo e anti drammaturgia.

Teatringestazione è un’impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione, riconosciuta dal Ministero della Cultura, fondata a Napoli nel 2006 da Anna Gesualdi e Giovanni Trono. Artisti, ricercatori e curatori indipendenti, lavorano in contesti nazionali e internazionali. Creano opere e dispositivi a carattere ibrido, In ambito sociale e pedagogico, conducono progetti di formazione con soggetti fragili e in contesti di emarginazione.

Evento gratuito
Caterina Marino

Still Alive

Ecomuseo Mare Memoria Viva

31 ottobre
ore 21.00

Caterina Marino ha scritto il suo primo progetto, Still Alive, partendo da alcune riflessioni e domande sul come immaginarsi il futuro: Dove ti vedi tra cinque anni? E tra dieci?
Questa per lei è la manifestazione concreta della depressione. L’impossibilità di proiettarsi in un salotto, in una città, in un ruolo, in un contesto. Un’entità statica, naturalmente malinconica, con radici ben salde nel tessuto capitalista del nostro secolo, nella generazione dei meme, del black humor, dell’ironia feroce che si fa salvifica. Una composizione che sa di “still life”, una natura morta che si lascia osservare, inerme nella sua condizione.
Senza mai dimenticare però, citando Van Gogh, che “There is no blue without yellow and orange”, e questo è il suo personale tentativo di far emergere la luce. Sondando l’abisso, per poi risalire. Finché siamo qui. Finché siamo, appunto, ancora vivi.

Caterina Marino è un’ autrice e attrice romana. Still Alive è il primo progetto interamente scritto, diretto e interpretato da lei. Ad accompagnarla sulla scena e ai video Lorenzo Bruno, artista visivo e video creator di diverse produzioni teatrali, tra cui quelle del regista Giorgio Barberio Corsetti.
Ad assisterla dalla regia Marco Fasciana, regista diplomato presso l’Accademia Silvio d’Amico. Non una compagnia costituita, dunque, ma percorsi che si intrecciano. Still Alive è uno di questi.

CREDITI
Drammaturgia e regia: Caterina Marino
Con Caterina Marino e Lorenzo Bruno
Aiuto regia: Marco Fasciana
Video Creator: Lorenzo Bruno

Acquista il biglietto - €8.00
Federico Pipia

Boxe - Studio n.1

Ecomuseo Mare Memoria Viva

31 ottobre
ore 22.00

Lo spettacolo Boxe è una performance sonora incentrata sull’utilizzo di oggetti e tecniche del pugilato come immaginario e mondo acustico. Lo studio, che include alcuni elementi caratteristici di questo sport al fine di impiegarli come strumenti all’interno di un approccio musicale elettroacustico, ruota attorno all’idea dell’allenamento, del ring, dello scontro e del gioco utilizzando tutti gli oggetti e i dispositivi a disposizione come elementi drammaturgici. In BOXE i passi, i colpi, le luci e l’elettronica dal vivo diventano delle possibilità narrative all’interno di uno studio sul suono, il movimento, l’agonismo e l’assenza.

Federico Pipia è un giovane palermitano che a Bologna ha studiato Musica Elettronica e Sound Design, visto il suo interesse per la contaminazione tra generi e strumenti diversi nello sviluppo di un discorso musicale mutevole. Si occupa di composizione, esecuzione e improvvisazione in contesti musicali diversi tra loro e suona chitarra e basso elettrici, computer, live electronics e sintetizzatori, oltre a comporre musiche per cinema e teatro.

CREDITI
Ideazione, live electronics, performer: Federico Pipia
Regia del suono, live electronics, regia luci: Andrea Trona

Acquista il biglietto - €8.00
Teatro D’Aosta

Le avventure di Pinocchio

Foyer Ecomuseo Mare Memoria Viva

01 – 02 novembre
ore 17.30

spettacolo di teatro per l’infanzia

Le avventure di Pinocchio è il cavallo di battaglia della compagnia Teatro D’Aosta che in oltre 15 anni è stato rappresentato più di 700 volte in Italia e all’estero.
Lo spettacolo nasce da La Filastrocca di Pinocchio di Gianni Rodari. Non dovrà quindi apparire strano sentire raccontare Pinocchio in un modo diverso dalle centinaia di riduzioni o adattamenti teatrali. Scenografia dello spettacolo è un colorato libro gigante: attraversando le sue pagine magiche l’attrice protagonista, danza e canta tra le rime per dare vita al burattino più conosciuto al mondo. Accompagnerà quindi i bambini in tutte le avventure di Pinocchio: tra gli animali parlanti, al Teatro dei burattini, nell’incontro col gatto e la volpe, nel paese dei Balocchi dove i monelli vengono trasformati in ciuchi, nel ventre del pescecane in cui ritrova Geppetto e infine tra le braccia della fata Turchina che lo farà diventare un bambino vero..

Stefania Ventura è attrice, danzatrice e autrice teatrale torinese, residente a Palermo. Dedica la sua ricerca professionale al teatro per le nuove generazioni ed ha lavorato per diverse compagnie nazionali ed internazionali di teatro ragazzi, consolidando la sua formazione sui diversi tipi di linguaggi dedicati all’infanzia e al giovane pubblico, dal teatro di figura, al teatro di narrazione, al clown, al teatro d’attore. Fonda la compagnia Quintoequilibrio, nella quale è autrice e attrice di spettacoli e progetti teatrali insieme a Quinzio Quiescenti, Gisella Vitrano ed altri artisti.

CREDITI
con Stefania Ventura
regia: Livio Viano
musiche: Sandro Balmas
compagnia: Teatro d’Aosta
Spettacolo teatrale per attrice e marionetta

Acquista il biglietto - €6.00
Babilonia Teatri

Pietre nere

Ecomuseo Mare Memoria Viva

01 novembre
ore 21.00

Pietre Nere è lo spettacolo risultato dell’indagine condotta sul territorio di Asti all’interno di Casa Mondo, progetto vincitore del Bando Art Waves di Compagnia San Paolo. Per la creazione di Casa Mondo vengono invitati cinque artisti alla creazione di un’opera, a ciascuno di loro si chiede di scegliere uno dei luoghi di indagine affinché sulla base della conoscenza e dell’incontro ne restituisca un’opera artistica, dando vita a uno spettacolo teatrale all’interno del quale i materiali ricevuti saranno voci, suoni, immagini in grado di nutrire la composizione e la riflessione.

Babilonia Teatri è una formazione entrata con passo deciso nel panorama teatrale contemporaneo distinguendosi per un linguaggio che a più voci viene definito pop, rock, punk. Drammaturghi, autori, registi e attori, Enrico Castellani e Valeria Raimondi, hanno base a Verona e dirigono la compagnia dalla sua nascita nel 2006, occupandosi dell’ideazione, della scrittura, della messa in scena, della regia e in molti casi dell’interpretazione dei lavori del gruppo.

CREDITI
di Enrico Castellani e Valeria Raimondi
con la collaborazione artistica di Francesco Alberici
con Francesco Alberici, Enrico Castellani e Valeria Raimondi
e con Orlando Castellani
direzione tecnica Luca Scotton
produzione Babilonia Teatri e La Corte Ospitale
coproduzione Operaestate Festival Veneto
con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna, Fondazione
Compagnia di San Paolo
in collaborazione con Rete Patric e AstiTeatro
Si ringraziano Daniele Costa, Nadia Pillon, Elisa Pregnolato, Jonel
Zanato, Annalisa Zegna, Stefano Masotti, Marco Pesce,
Francesco Speri

Acquista il biglietto - €8.00
Turi Zinna

Una Fuga in Egitto. Rotta virtuale per l’esilio

Fondazione “Casa Lavoro e Preghiera” di Padre Messina

02 -03 novembre
ore 19.30

In Una fuga in Egitto. Rotta virtuale per l’esilio, c’è una Maria che autofeconda in sé un pensiero rivoluzionario: annuncia la sua Immacolata Concezione a un angelo divenuto ateo. Un Giuseppe pavido e conformista, incapace di comprendere e pronto a divorziare. Un tempio deciso a far strage degli occhi indisponibili a essere programmati. Una Maria che partorirà uno sguardo destinato a liberare il mondo. Una salvezza, non ancora salva, da dover salvare. Tre lavoratori della parola, Lina Prosa, Tino Caspanello e Turi Zinna, invadono il campo della realtà virtuale per congegnare un’esperienza immersiva multidimensionale che sfuma i confini tra l’intimo e il politico, tra il simulato e il concreto, tra il qui e il lì, tra l’ora e l’allora.

Retablo si contraddistingue fin dalla sua fondazione, nel 1989, per un’offerta artistica di valore indirizzata all’innovazione, alla sperimentazione e alla ricerca di nuovi linguaggi teatrali implementandoli al territorio per i quali specificamente venivano inventati. In questo percorso, Retablo porta il peso di 32 anni di presenza nel campo dell’ideazione, progettazione e attivazione delle risorse culturali in seno al Teatro di Ricerca e Innovazione.

CREDITI
drammaturgia: Lina Prosa, Tino Caspanello, Turi Zinna
progetto drammaturgico, post produzione e regia: Turi Zinna
attori in video 360° stereoscopico: Barbara Giordano, Marcello Montalto, Chiaraluce Fiorito, Giovanni Arezzo, Valentina Ferrante
attori in scena: Valentina Ferrante, Turi Zinna
musiche originali e ingegneria del suono: Giancarlo Trimarchi
regia assistente: Federico Magnano San Lio
costumi: Vincenzo La Mendola
D.O.P.: Antonio Parrinello
collaboratore compositing: Rocco Minore
produzione: Retalbo Dreamaturgy Zone

Acquista il biglietto - €8.00
Marina Mazzamuto / Alberto Santamaria

Palermo Aumentata

Ecomuseo Mare Memoria Viva

03 novembre
ore 21.00

Palermo aumentata è una performance sperimentale che prova a tradurre in arte scenica un output di ricerca. Lo strumento espressivo del teatro, come lo era anticamente, viene usato per veicolare le questioni del dibattito sulla città e sulla sua comunità, contribuendo a divulgare la complessità dei contenuti scientifici.
La performance porta in scena la vocazione corale del libro Palermo Biografia Progettuale di una Città Aumentata, curato da Maurizio Carta e dall’Augmented City Lab, tradotto in una pluralità di voci, suoni e movimenti dalla performer Marina Mazzamuto e dal musicista Alberto Santamaria. La performance si configura come il negativo incorporeo del libro fisico, già di per sé composito di svariate forme espressive, e utilizza i linguaggi che non sono presenti al suo interno: il linguaggio sonoro e quello danzato-teatrale. Il libro viene inoltre letteralmente “suonato” ed esplorato, in quanto oggetto sonoro, come ulteriore strumento per descrivere la complessità di una Palermo a cavallo fra passato, presente e futuro.

Marina Mazzamuto è una cantante, attrice, architetto, ricercatrice, illustratrice e scenografa palermitana. Laureata al Politecnico di Barcellona e diplomata al conservatorio di teatro musical e recitazione per film alla New York Film Academy di New York. Alberto Santamaria, è un chitarrista, polistrumentista, arrangiatore, compositore palermitano fondatore dell’ensemble classico contemporaneo Ercta Collective. Laureato in chitarra Jazz al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo e attualmente studente al master in performance e composizione alla Hochschule der Künste di Berna.

CREDITI
Dottoranda UNIPA e performer: Marina Mazzamuto
Musicista e compositore: Alberto Santamaria

Acquista il biglietto - €8.00
Grand8

Grand8 suona Grand8

Stand Florio Contemporary HUB

03 novembre
ore 22.00

L’ensemble Grand8 lascia libere e fa circolare, come i sistemi vitali del corpo umano, le energie individuali e comuni. Coniuga una, diverse, musiche organiche e viventi, si apre e scambia con ciò che lo circonda. L’ascolto è un elemento centrale, guida e permette un equilibrio tra minuziosa costruzione e spontaneità, tra maestria e casualità, tra organizzazione orchestrale e trasgressione. L’oggetto sfugge al controllo individuale, ma rimane sotto il controllo collettivo. Ognuno è responsabile di tutto e tutti in un’espressione di libertà. Esperienza dell’individuo nel gruppo e del gruppo nell’individuo.
Grand8 privilegia i percorsi alla loro destinazione: l’idea di “senza direttore d’orchestra” costringe i musicisti a costruire uno “spazio comune” pur essendo volontari, avventurosi, curiosi e rigorosi. La parola diventa collegiale ed è indispensabile per evocare la musica, il funzionamento umano, le scelte organizzative.
Al di là della musica, Grand8 affronta questioni inerenti lo spazio sonoro, il corpo, il movimento, la presenza e spazializza il suono e coreografa lo spazio sonoro con diletto, ma parla anche di emancipazione musicale, si interroga sull’organizzazione di un gruppo di individui e si impegna a cercare la parità tra musiciste e musicisti, prende in contropiede il contesto economico che troppo spesso ci costringe a pensare a piccoli ensemble musicali.

Grand8 è un incontro di musicisti e musiciste, che dal 2016 condividono la pratica dell’improvvisazione, la voglia ed il piacere di suonare insieme, in “grand ensemble” senza però direttore d’orchestra. Grand8 ha prima lavorato, costruito la sua musica, attraversato i suoi spazi, costruito il suo “comune”, fino a crescere e diventare una formazione di 18 musicisti.

CREDITI
Contrabbasso: Bastien BONI
Trombone: Olivier BOST
Percussioni: Sébastien BOUHANA
Sax soprano: Laurent CHARLES
Violoncello: Emmanuel CREMER
Voce: Cati DELOLME
Sintetizzatore, elettonica: Seán DREWRY
Laptop, elettronica: João FERNANDES
Voce, oggetti: Catherine JAUNIAUX
Violoncello: Soizic LEBRAT
Sax tenore: Philippe LEMOINE
Fisarmonica, voce: Geneviève SORIN
Chitarra: Nicoló TERRASI
Sax baritono: François WONG

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Grand8 + SIO Sicilian Improvisers Orchestra

Inondazioni sonore

Ecomuseo Mare Memoria Viva

04 novembre
ore 21.00

Il suono in fisica è un movimento nello spazio compiuto dalle particelle (atomi e molecole) in un mezzo fisico di propagazione. Il suono è origine, con-tatto, scambio, fluido in continua espansione.
Da una parte movimento e dall’altra integrazione, sono i concetti su cui vertono gli interventi sonori urbani degli ensemble di improvvisatori della S.I.O. e di Grand8, protagonisti nella sperimentazione democratica senza leader e reduci del festival Grand Vertige a Marsiglia dove i due ensemble si sono incontrati per la prima volta.
Approdano a Palermo per continuare lo scambio di esplorazioni e sperimentazioni sonore seguendo il sentiero dei suoni, della creatività, dell’invenzione, dell’immaginazione, della condivisione, della poesia, del sogno. Infatti la sera i due ensemble si esibiranno davanti al pubblico, ma durante il giorno si incontreranno attraverso workshop e laboratori con altri musicisti, lavorando insieme su concetti come l’ascolto e lo scambio, in un’esperienza interdisciplinare che inonderà gli spazi urbani.

Grand8 è un incontro di musicisti e musiciste, che dal 2016 condividono la pratica dell’improvvisazione, la voglia ed il piacere di suonare insieme, in “grand ensemble” senza però direttore d’orchestra. Grand8 ha prima lavorato, costruito la sua musica, attraversato i suoi spazi, costruito il suo “comune”, fino a crescere e diventare una formazione di 18 musicisti.

Sicilian Improvisers Orchestra è il più importante ensemble siciliano di rilievo internazionale attivo sulla scena musicale. L’organico, composto da musicisti provenienti da diversi ambiti, si costituisce per eseguire musiche del nostro tempo, non facendo distinzione tra generi.
Una visione priva di limiti e schemi, che coniuga musica, cultura e società: non a caso la SIO ha affrontato i linguaggi più vari, spaziando dalle avanguardie storiche di matrice eurocolta, al minimalismo, al free jazz, alle varie forme dell’improvvisazione idiomatica e svolgendo una serie di residenze creative per l’esecuzione di nuove opere non soltanto legate a forme tradizionali di scrittura musicale.

CREDITI

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Giuseppe Massa/Sutta Scupa

Chiudi gli occhi

Ex mulino del sale - Centro Di Accoglienza Padre Nostro

05 novembre
ore 19.00

Lo spettacolo teatrale Chiudi gli occhi di Sutta Scupa parla di una città vittima di un blackout. Due fratelli, elettricisti precari, vengono chiamati per riparare quello che a prima vista sembra essere un piccolo guasto elettrico. All’interno del sotterraneo del Comune, Antonio e Bernardo si ritrovano invece a dover fare i conti con il loro passato e con un mondo che, all’apparenza e senza nessuna spiegazione logica, sembra essere piombato per sempre nell’oscurità.

Sutta Scupa nasce nel 2006 con l’intento di promuovere le nuove esperienze di drammaturgia contemporanea. Vince il bando MigrArti del MiBACT, iniziando il suo percorso di ricerca multilinguistica e transculturale e quest’anno inizia un percorso di ricerca sul mito di Medea.

Giuseppe Massa debutta come attore con Collovà nel ‘97 e nel 2006 fonda insieme con Fabrizio Ferracane e Giuseppe Provinzano la compagnia SUTTA SCUPA che prende nome dal suo primo lavoro di editoria e spettacolo, che approda con una lunga tournée in molti teatri d’Europa, diventando anche finalista ai PREMI UBU e due scene del testo sono inserite da WENDERS in The Palermo Shooting.

CREDITI
di Giuseppe Massa
con Domenico Ciaramitaro, Sofia Licata e Giuseppe Massa
suono Giuseppe Rizzo
assistente alla regia Giovanni Fardella
assistente alla produzione Elena Amato

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Teatringestazione

Monàs. La sostanza reale delle cose

Lavatoio - Centro Di Accoglienza Padre Nostro

05 novembre
ore 20.00

Un progetto scenico in fase embrionale, un ibrido tra installazione partecipata, composizione coreografica e live cinema che ci interroga sullo scarto tra realtà e post verità, e come in questa frattura si subisca o si pratichi un esercizio di potere.
La performance si avvale del dispositivo spaziale e interattivo “Not Found”, nato da un’indagine su La Società dello Spettacolo (Debord, 1967). Uno spazio di azione, osservazione e contemplazione, che accoglie contemporaneamente i performer e i visitatori. Il corpo scrive e si inscrive tra la folla. Si dà vita ad una “micro società provvisoria” (Debord 1959). La danza porosa accoglie i gesti degli spettatori-partecipanti, in una reciproca interferenza, ridefinendo sullo schermo le figure che formano un panorama “antropico”.
Questo primo studio di Monàs tenta di mettere a fuoco lo statuto dell’immagine e la sua valenza politica e sociale. Vi è sempre l’impossibilità di agire tra i fotogrammi, si è sempre un attimo prima o dopo l’azione. E quando il gioco si consuma in ripetizione appare la sostanza reale delle cose.

Teatringestazione è un’impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione, riconosciuta dal Ministero della Cultura, fondata a Napoli nel 2006 da Anna Gesualdi e Giovanni Trono. Artisti, ricercatori e curatori indipendenti, lavorano in contesti nazionali e internazionali, creando opere e dispositivi a carattere ibrido, con progetti di formazione in ambito sociale e pedagogico con soggetti fragili e in contesti di emarginazione.

CREDITI
un progetto di Teatringestazione
cura e creazione: Gesualdi | Trono

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Bartolini/Baronio

Josefine

Ecomuseo Mare Memoria Viva

05 novembre
ore 21.00

Il canto di Josefine – personaggio del racconto di Kafka – è un atto taumaturgico, evoca un popolo che, aprendo un tempo di estasi e grazia, dimentica se stesso e si raccoglie attorno all’artista.
Dove si colloca il teatro in questo tempo che stiamo vivendo? Mai come in questo momento ne sentiamo la forza e la fragilità. Quella stessa fragilità di Josefine e del suo canto flebile.
Josefine è una bambina, un corpo che da una parte raccoglie simbolicamente la cronaca di violenza sulle donne, che s’innesta nella conformazione familiare patriarcale che cresce bambini e bambine imprigionati in ruoli tradizionali. Dall’altra oggi rappresenta la voce della marea femminista ed ecologista.
La scena si riempie di risonanza della performatività in relazione ad un archivio: quello più intimo e personale della compagnia e quello collettivo, storico, dei luoghi e delle persone incontrate. In quelle voci tremanti e potenti risuonano le sensibilità di chi ha scritto la storia con gesti indimenticabili.

Bartolini/Baronio è una formazione artistica romana composta da Tamara Bartolini e Michele Baronio e seguita dal 2014 da 369gradi. Il loro è un teatro “manifesto di prossimità”, esercizio di vicinanza tra chi lo fa e chi lo riceve.

CREDITI

un progetto di e con Michele Baronio e Tamara Bartolini
drammaturgia: Tamara Bartolini
luce: Gianni Staropoli
suono: Michele Boreggi
tecnica e regia video: Marco D!Amelio
costumi e collaborazione alla scena: Marta Montevecchi
collaborazione al progetto: Raffaele Fiorella, Margherita Masè, Francesco Raparelli
regia: Bartolini/Baronio
direzione di produzione: Alessia Esposito
organizzazione: Elisa Pescitelli
produzione: 369gradi e Bartolini/Baronio
in collaborazione con Teatri di Vetro, Teatro di Roma, Teatro del Lido di Ostia
con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sanse-polcro) | Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura | Carrozzerie n.o.t | Residenza artistica Centro Jobel

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DOM-

Fuga Urbana #Palermo

Ecomuseo Mare Memoria Viva

06 novembre
ore 11.00

esplorazione urbana a cura di Valerio Sirna | DOM-

Fuga Urbana è un’esplorazione dentro la città di Palermo, un esercizio di contemplazione e di speculazione filosofica in movimento. Si appoggia sul concetto di thinking by making, cioè sulla capacità di imparare e di elaborare pensiero a partire dall’esperienza sensibile.
Le vie di fuga permettono di oltrepassare le recinzioni, di scansare le retoriche e le narrazioni indurite, di sorprendere gli apparati percettivi e rigenerare il campo delle possibilità. Cammineremo nella città alla ricerca di questi tracciati, per intercettare e immaginare usi inediti dello spazio pubblico. Situeremo il nostro corpo collettivo dentro le ecologie del quotidiano, mantenendoci sensibili all’ascolto. Interrogando i modi dell’abitare, osserveremo le stratificazioni e le contraddizioni, i movimenti che assemblano speculazioni vecchie e nuove, assi di privilegio e istanze securitarie.
A cosa somiglierebbero le nostre città se accettassimo la convivenza col non-umano e il selvatico?
Se pratiche di mutualismo, redistribuzione e cura inondassero le strade? Se i binari del neoliberismo venissero scompaginati dagli sconfinamenti del desiderio pubblico?
Al termine del percorso a piedi ci riposeremo e condivideremo un pic-nic.

Collettivo DOM indaga il linguaggio delle arti performative, contaminando con l’approccio militante delle Environmental Humanities e con le istanze e gli immaginari delle pratiche eco-queer.
Sperimentando la tensione tra permanenza e attraversamento, tra stanzialità e nomadismo, DOM si occupa della creazione di peculiari pratiche di abitazione, legate allo spazio e al tempo della produzione artistica. Il suo interesse è spesso rivolto all’esplorazione di formati ibridi che scaturiscono dalla sinergia e dall’ascolto delle forze in campo, umane e non umane, metereologiche e compositive, mitologiche e future, costituendo opere performative, camminate, giardini, testi, conferenze e dibattiti, opere audiovisive, workshop, dj-set e feste.

CREDITI

Fotografia di Futura Tittaferrante
camminata pubblica a cura di Valerio Sirna / DOM

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Vucciria Teatro / Fondazione Teatro di Napoli

We are not Penelope

Ecomuseo Mare Memoria Viva

06 novembre
ore 19.00

We are not Penelope – sobre la fidelidad non è solo uno spettacolo ma un “tentativo performativo” in continuo aggiornamento che prova a rispondere alla domanda: “Che cos’è la fedeltà?” e in che relazione si pone nei confronti dell’amore e dell’umanità stessa? Ripercorrendo il mito di Penelope Joele, Nuno e Antonio di Vucciria Teatro ripropongono una rivisitazione contemporanea del celebre personaggio omerico, indagandone tutte le sue complessità e contraddizioni.
La storia di Penelope si converte in un ideale che può esistere solo attraverso la morte dell’amore. La fedeltà, della Penelope del mito, non è mera prova d’amore ma legittimazione di moralità – quella che ancora mutuiamo da preconcetti sociali e religiosi. La Penelope contemporanea cerca di disincagliarsi proprio da questi assunti. Laddove il nostro tempo getta le basi per una nuova idea di umanità e di relazioni, di identità ed emancipazione, ecco che anche il significato ontologico della parola fedeltà viene messo in discussione.

Vucciria Teatro è una formazione artistica che lavora nel teatro e nella Performance-Art. Fondata da Joele Anastasi, Enrico Sortino e Federica Carruba Toscano, la compagnia si muove su una ricerca precisa di autorialità nel tentativo di creazione di un linguaggio che sia l’incontro tra una drammaturgia originale e una ricerca attoriale attiva. Dal 2018 è prodotta dalla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini.

CREDITI
drammaturgia, regia ed interpreti: Joele Anastasi, Nuno Nolasco, Antonio L. Pedraza
light designer: Nuno Samora
responsabile tecnico: Martin Palma
uno spettacolo di Vuccirìa Teatro e Estigma – Spagna
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini

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Edizioni precedenti

Edizione 2021